Aumentiamo la massa

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Progettare architettura significa anche liberare i limitatori dell’estro creativo. Dopo quattro settimane di utilizzo tecnico, finalmente siamo arrivati a usare Revit anche per il concept design, sfruttando le sue grandi potenzialità di modellazione concettuale.
Abbiamo fatto massa.

Non nel senso di tilt, ma nel senso dell’aumento di “massa intellettuale”. Perché affrontare questo tipo di modellazione con Revit significa innanzitutto dover portare a regime le capacità di problem solving. Abbiamo affrontato un’altra sfida, apparentemente più difficile sul piano tecnico, ma in realtà improntata sulla necessità di lavorare molto sulla formamentis tipica dei professionisti: valutare l’ordine di grandezza delle problematiche, modellizzarle, eliminare i dettagli irrilevanti, vedere le cose con pensiero laterale, usare il plagio creativo come strumento per creare una soluzione funzionale.
Il confronto con la modellazione concettuale nel MasterKeen ha una doppia valenza: comprendere un sistema di progettazione e, soprattutto, compiere un primo passo nel mondo della logica computazionale, che diventerà essenziale nel momento in cui affronteremo Dynamo.

È un’esercitazione che, tecnicamente, può essere fatta in un paio di ore, ma che costringe a fare i conti con logica e metodo decisionale, e a capire che l’efficienza non sempre è figlia di ragionamenti ad ampio raggio ma piuttosto, di un atto di vero Design: togliere, semplificare fino alla soluzione perfetta.
Un’attività dove il confronto e la condivisione dei ragionamenti inizia a diventare elemento determinante, un’esercitazione nella quale anche i muri delle aule, pensati per ragionare e schematizzare, diventano strumenti essenziali per studiare strategie realizzative.

È stata un’esercitazione che ha avuto un soggetto d’eccezione: il ponte di Galata progettato nientemeno che da Leonardo Da Vinci, sintesi perfetta di tecnica e immagine. Tanto geniale che potrebbe essere il design di un edificio.
Un modello concettuale stampato anche in 3D perché gli studenti potessero coglierne meglio il pensiero progettuale e la profondità intellettuale.