Gli scatti del MEP

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Il primo vero giro di boa nel MasterKeen coincide con l’avvento del MEP nel percorso di apprendimento di Revit. Anzi. I primi veri giri di boa, perché ce ne sono diversi. Veri e propri scatti nella staffetta che porterà a vincere la sfida del MasterKeen.

Primo, nella maggior parte dei casi si viene in contatto con questa disciplina per la prima volta, perché la maggioranza ha studiato architettura o ingegneria e pochi, veramente pochi, hanno già avuto la fortuna di lavorare nel settore degli impianti. Per gli altri è tutto nuovo, non solo il software.

Secondo, il MEP non è UNA disciplina, ma TRE: Mechanical (impianti di aerazione, chiamati aeraulici), Electrical (impianti elettrici, negli ultimi anni diventati “tecnologici”) e Piping (condotte e tubature). Inoltre, è un insieme di discipline manifatturiere: si esce dalla mentalità dell’edilizia e ci si addentra in quello dell’industria, progettuale, produttiva, di installazione.

Terzo, di pari passo al ruolo dell’istruttore iniziamo a fare un primo balzo anche nell’esercitazione di gruppi, perché dovendo rapportarsi in modo stretto con architettura e ingegneria il MEP si affronta in regime di teamwork. Piccoli team, per ora, ma si inizia a passare dalla consegna personale alle consegne di gruppo.

Quarto, infine ma non meno importante rispetto a tutti gli altri, è anche il modulo con il quale portiamo a compimento il cambio di ruolo dell’istruttore, che da Docente dei primi due mesi diventa Facilitatore di apprendimento.

Se le due settimane di MEP sembrano impegnative agli studenti, un motivo dunque c’è.
Anzi, ce ne sono quattro.
Ma l’obiettivo è duplice: acquisire le basi della modellazione MEP in ogni disciplina e, soprattutto, fare uno scatto di crescita professionale, perché richiede un modo diverso di mettersi in gioco, più profondo, più impegnativo.
Conoscere il MEP è molto importante nel curriculum del MasterKeen: i MEP specialist sono figure molto ricercate nel mondo professionale – nel quale c’è una costante carenza di professionisti – e, inoltre, anche che non diventi un lavoro, è molto importante per il progettista architettonico o per l’Ingegnere conoscere il processo di modellazione dell’impiantista, perché solo così si può collaborare con efficienza in un progetto BIM multidisciplinare.

Ad accompagnare i ragazzi in questo mondo ci sono stati ben quattro istruttori. Il primo dei quali è un professionista del settore apprezzato a livello nazionale.

Ing. Danilo Miraglia

Ad aprire le danze nel gran ballo del MEP in questo MasterKeen 12 è stato infatti un ospite speciale: l’Ing. Danilo Miraglia, uno dei migliori professionisti del settore, che opera per clienti di portata nazionale, deus ex-machina dell’inappuntabilità progettuale del libro su Revit MEP che abbiamo scritto.

Grazie a lui gli studenti hanno potuto approcciare una disciplina del tutto nuova dal punto di vista del progettista, delle fasi di sviluppo, dei rapporti con i clienti e della consegna esecutiva. Hanno potuto capire com’è costituito un sistema di impianti, come ci si rapporta con le necessità del cliente, del budget, dei fornitori.
Hanno potuto capire in cosa consiste nella pratica il lavoro di chi si rapporta con questa disciplina quotidianamente, chi ha 40 anni di esperienza ad alti livelli, di chi è bravo perché è talmente esperto nel suo lavoro da poterlo portare a compimento con estrema professionalità perché sa già come prevenire le criticità, una capacità acquisita grazie alla dedizione, alla serietà, alla passione per il trovare sempre nuove soluzioni.
Esattamente i valori che l’Ing. Miraglia ha voluto trasmettere agli studenti.