Il cambio di marcia

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Come per le altre discipline affrontate, anche al MEP dedichiamo due intere settimane.
La prima, introdotta dall’Ing. Miraglia e guidata da Neri ha avuto lo scopo di innalzare le skills degli studenti del MasterKeen al livello richiesto dal MEP.
La seconda, dato che si tratta di un argomento nuovo per quasi tutti, ha lo scopo di cementificare ciò che si è appreso, con due moduli di approfondimento che hanno visto alla guida delle classi due istruttori cresciuti nella scuderia Volcano, fin da quando era AM4, ex studenti rientrati nelle fila dall’altra parte della cattedra grazie alle doti dimostrate di conoscenza professionale della materia, e della capacità di insegnamento.
Per diventare istruttori Volcano del MasterKeen è necessario prima esserci passati, averlo vissuto, aver affrontato e superato tutte le sfide previste, e aver provato, prima di tutto, cosa significa esserne studenti. Perché per diventare ottimi istruttori è necessario sapere cosa sta vivendo, in un determinato momento, chi sta calcando gli stessi banchi che una volta erano i nostri.

Nella prima parte della settimana abbiamo affrontato con nuova verve sia l’impianto meccanico, l’HVAC, sia quello idraulico, completando le conoscenze, rifinendo le competenze.
Sotto l’ala protettrice di Domenico Longo, istruttore di grande esperienza nel MK, architetto, facilitatore LSP, professionista operante nel mondo della fisica degli edifici (che significa strutture + MEP), abbiamo messo mano a un modello concentrandoci sui particolari, sviscerando altre funzioni di Revit che consentono di ottimizzare il lavoro, approfondendo le Lookup table – già viste la settimana precedente, ma non se ne ha mai a sufficienza – e il loro utilizzo all’interno di un progetto.

Ma non solo. Dopo lo scatto di crescita degli studenti, il secondo modulo su MEP è stato anche uno strumento che ci ha permesso di far fare anche alla didattica uno scatto di profondità.
Con Domenico infatti c’è stato il passaggio definitivo del ruolo del docente da Istruttore a Facilitatore di apprendimento.
Da questo momento il metodo didattico raggiunge il primo apice: da oggi gli studenti diventano fautori del loro miglior apprendimento. Il docente insegna, certo, ma fa anche ragionare, fa prendere decisioni, chiede di esprimere opinioni e di trovare le migliori soluzioni, per poi utilizzare il confronto per confermare, correggere, aggiustare, verificare.
In poche parole, da oggi gli studenti impareranno a rapportarsi anche con il processo e la capacità decisionale.
È un metodo che usiamo da sempre, che permette agli studenti di alzare l’asticella, spostarsi ancora un po’ di più in direzione della professionalità richiesta da studi e aziende.

Un vero e proprio cambio di marcia, che permette di aumentare le prestazioni, che permetterà, nelle prossime settimane, agli studenti di affrontare al meglio le sfide che verranno, pensate per essere superate con un livello di competenze maggiore.

Nel MK lo studente cresce, perché di pari passo cresce il livello di apprendimento grazie a un metodo di insegnamento che varia man mano che si prosegue, che accompagna, che permette di dare il meglio, di diventare i principali responsabili del proprio futuro professionale. Un metodo che ci permette anche di vedere, tutte le volte, la più bella tra le storie a cui assistiamo in ogni edizione: la crescita personale.
Domenico è stato uno dei primi tre istruttori Volcano High a diventare Facilitatore, il primo della sua generazione a dimostrare di possedere le doti necessarie per esserlo.

Poi, insieme a Matteo Gianninoto è stato il turno dell’Elettrico, una competenza sempre più richiesta nel mercato del lavoro.
Matteo, ex MK1 è stato il primo studente in assoluto a essere già esperto di impianti MEP prima di iniziare il corso ed è stato, nel suo corso, un punto di riferimento per i compagni, tanto che è è poi diventato un istruttore ufficiale Volcano. È stato anche il primo in Italia a certificarsi su Revit MEP Elettrico.

Nel suo modulo abbiamo sviscerato le problematiche della realizzazione di un impianto completo, sviluppando anche famiglie ad hoc, costruendo competenze relazionate alle altre dicipline MEP: senza l’elettrico, nulla del meccanico e dell’idraulico può funzionare, perché tutto ciò che vi è alla base si anima proprio grazie alla corrente che questo tipo di impianti veicola.
Quella che a molti sembra l’ultima disciplina tra le MEP, in realtà è la prima per importanza. Per questo gli abbiamo dedicato due interi giorni.