La sfida dell’architettura

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Con Revit, così come per tutta l’informatica in generale, ciò che conta di più è la pratica, perché il vero apprendimento si impara facendo.

Seguendo questo precetto dopo le lezioni sul workflow architettonico è arrivata la seconda vera sfida del MasterKeen: la modellazione di un progetto dal punto di vista dell’architettura.
In questa fase del MasterKeen non usiamo mai grandi edifici, dataset già pronti o altro che possa far gridare al miracolo “visivo”. Farebbe bene a noi per sentirci bravi istruttori, ma non farebbe per niente bene agli studenti. In questo unto del percorso di apprendimento è importante concentrarsi sul software, realizzare progetti costruttivamente corretti. I pizzetti e gli sfronzoli li lasciamo per altri momenti.
Adesso è il momento di concentrarsi sulla realtà, sui progetti veri, sull’uso di Revit per la creazione di un progetto esecutivo.

Ognuno ha dato il meglio, ha fatto i conti con la correttezza tecnica, con i tempi di consegna, con l’ingannevole semplicità di una commessa che invece si rivela impegnativa, perché le sfide del MasterKeen non sono mai fini a sé stessi, non ci accontentiamo mai del risultato minimo. Creare un progetto architettonico non è mai un atto di sola modellazione, ma un processo di pensiero funzionale e logico che permette di astrarre, ovvero rappresentare la realtà delle cose, cioè come le cose sono veramente.
E anche con Revit vale lo stesso principio: creare un modello realmente progettuale significa realizzare qualcosa che poi possa essere costruito. Non è facile, ma siamo qui per imparare.

Questo e ben altro.