La tesi MKXIV

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Sono passate quattro settimane, solo quattro settimane, ma il tempo è volato. Ha aumentato la sua velocità, come quando la gravità aumenta a dismisura e il tempo perde le sue caratteristiche percettive. 
È stato un mese incredibile, come sempre, ma questa volta lo è stato un po’ di più perché il valore culturale dell’edificio che abbiamo restituito in BIM è immenso. Un’avventura grandiosa, in mezzo a onde alte un chilometro e scivolate di pari lunghezza. 

Abbiamo affrontato tutto il processo, abbiamo pianificato, preparato, organizzato il lavoro. Ci siamo distribuiti i compiti e i ruoli, anche quello del BIM Coordinator che abbiamo destrutturato su team di competenza: material analysis, document controller, family manager, strategy manager, CDE manager, template manager, delivery manager. Ognuno di noi ha avuto un doppio compito, una doppia incombenza, perché non ha solo modellato ma, anzi, ha fatto in modo con il proprio lavoro di permettere agli altri di fare il loro. 

Ognuno è stato essenziale per gli altri. Perché così lavora un Team, una squadra vera, capace di affrontare le difficoltà (e ce ne sono state tante, tantissime, perché un edificio del genere non ha un elemento uguale a un altro) ma soprattutto capace di tornare, dopo le sollecitazioni della consegna alla sua forma originale. Quella del Team MKXIV. Abbiamo utilizzato ogni strumento che ci potesse essere utile, i software, ma anche le sale riunioni per i briefing, anche i muri sono diventati spazio essenziale per i ragionamenti, le strategie. Ogni più piccolo elemento usato nei quattro mesi passati si è rivelato un’asso da giocare per vincere la partita.

In venti giorni di lavoro (e qualche sera) abbiamo sviluppato un modello BIM con 5  modelli disciplinari, 66  tavole tra PDF e DWG, 523 istanze di elementi adattivi per posizionare le volte con applicazione intonaco (compresi i vuoti), con una superficie di 3750 mq e un volume di 8800 mc.
Abbiamo lavorato con 7 Model Use, prodotto 184 famiglie caricabili, sviluppato 400 mq di facciate continue utilizzate per gli elementi più particolari.
Il tutto applicando al massimo livello i principi dei framework Lean, Agile e Scrum, ottenendo un peso medio per modello disciplinare di 58  MB.

Numeri che, sommati, danno come risultato un capolavoro di produttività: per tutti noi era la prima volta che mettevamo in pratica in modo completo il processo BIM, e come startup di una nuova vita professionale è sicuramente un inizio col botto. 

Alla fine delle quattro settimane abbiamo capito perché ci hanno sempre detto che il mese della tesi MK ne vale almeno altri tre: è un concentrato di gravità di impegno, dedizione, organizzazione, sviluppo. Ogni momento, ogni istante è prezioso. Ogni decisione può cambiare le sorti del lavoro, va ponderata ma anche presa e messa in atto. Bisogna fare scelte, rapportarsi quotidianamente con i problemi di un edificio costruito e ricostruito nel giro di quindici secoli, con i problemi dei software, con i loro limiti e con le loro potenzialità. È necessario accelerare al massimo comunicazione, strategia in tempo reale, metodo decisionale, problem solving. Diventano materia quotidiana, diventano parte integrante del nostro modo di vivere la giornata. 
Diventano che.. è diventato. Perché tutto questo è successo in un solo incredibile mese, anche se ne sembrano passati quattro,

Un mese di crescita professionale esponenziale, che rimarrà per sempre, dal quale potremo attingere nei prossimi anni, con il lavoro che ci aspetta, ogni volta che dovremo stabilire un piano d’azione insieme a quelli che saranno i nostri colleghi.

Si, perché molti di noi, in mezzo a tutta questa incredibile attrazione gravitazionale che ha fatto della tesi quasi una singolarità, hanno anche sostenuto colloqui e preso accordi con le aziende che sono venute a presentarsi, per iniziare insieme a loro una nuova collaborazione professionale fin da subito. Il tempo di riprendersi dagli ultimi cinque mesi, dall’ultimo mese, e poi via con la nuova vita che ci aspetta.

Prima però ci rimane un’ultima cosa da fare. Quello che si fa alla fine di ogni grande avventura della vita. Festeggiare.

Poi ci organizzeremo per presentare il lavoro che abbiamo fatto, ma questa è un’altra storia.
Grazie a tutti ragazzi, grazie dell’impegno e della dedizione, e soprattutto grazie di essere rimasti voi stessi per tutto il tempo, sopportando il peso di tensione e ansie da consegne, ma senza lasciargli modificare quello che nel frattempo siete diventati e che rimarrete per sempre: il Team MKXIV.
E grazie, grazie di cuore, a Sara e Leonardo di Cattura la realtà che ci hanno fornito le nuvole del rilievo e il tramite con la fondazione che gestisce la Biblioteca Capitolare.

Team MKXIV:

Stefano Alitto

Mihai Florin Badica

Yohel Banguela Gonzalez

Marta Begnini

Chiara De Rosa

Giuseppe Gianluca Di Franco

Rossella Donetti

Noemi Fazzi

Federico Giacomelli

Sara Vanessa Gianolio Lopez

Salvatore Gifuni

Gianfilippo Luparini

Anna Macera Mascitelli

Eleonora Manzo

Andrea Marcolin

Gianluca Melana

Alessandra Morici

Enrico Pignatelli

Sara Scolari

Raffaele Terranova

Giovanni Zorzi