Dopo l’introduzione alla progettazione MEP dell’Ing. Miraglia ci siamo tuffati in una full-immersion che, come in ogni edizione del MasterKeen, trasporta i ragazzi in un vero viaggio sulle montagne russe. Un modulo tenuto da Neri Lorenzetto Bologna, istruttore storico fin dalla prima edizione, che ha sempre permeato l’approccio a Revit MEP e alla multidisciplinarietà con la sua grande esperienza e professionalità. Anni, tanti anni di esperienza pratica, al completo servizio degli studenti.
Perché Neri non si risparmia mai nel trasmettere tutto quello che sa, nell’insegnare il valore della condivisione, perché su di essa ha costruito i rapporti umani e professionali che gli hanno permesso negli anni di diventare un punto di riferimento per aziende e studi di tutta Italia.
Nel BIM Neri c’era fin dall’inizio. È stato il primo in Italia a credere nelle potenzialità di Revit MEP e sviscerarle, ad approfondirne l’efficacia, a insegnarlo in decine, centinaia di aziende che operano a livello nazionale e internazionale. Ha contribuito a far nascere il BIM in Italia, a diffonderlo, a perfezionarlo. Si è sempre confrontato apertamente con i professionisti del settore. E ha sempre messo tutto il suo bagaglio culturale a disposizione degli studenti, un modus operandi che si può riassumere in una sua frase storica, che tutti gli studenti delle dodici edizioni del MK hanno avuto modo di incamerare.
Vi torna?
È un modo di intendersi, di capire, un life motive che invita a ricordarsi che alla base di tutto dev’esserci il ragionamento. Perché è una frase lasciata alla fine di un confronto, di un opinione, di una considerazione basata su anni di esperienza.
Il modulo su Revit MEP uno dei giri di boa del MasterKeen, perché oltre ad affrontare il corso con la stessa modalità Pressure che Neri mette in pratica con i clienti, per portarli a regime in tempi ottimizzati, un metodo proprio della sua azienda 2D to 6D, mette gli studenti al centro di una situazione professionale, permettendo loro di affrontare la complessità intrinseca dell’argomento, che rende palese la necessità di approcciarlo non più con le singole competenze, ma con la comunione delle stesse.
Con il MEP si inizia a passare, in poche parole, dal lavoro in gruppo, al lavoro di gruppo.
È un piccolo passo, ma è un passo importante, perché nel MasterKeen si inizia seguire la strada del lavoro collaborativo e condiviso, nel quale cui ognuno deve uscire dal suo guscio e diventa responsabile tanto quanto i compagni della buona riuscita dell’attività, delle sfide.
In una parola: Teamwork.
È una competenza che svilupperemo da qui in poi, sulla quale lavoreremo insieme, che innesteremo sempre di più nelle lezioni con il proseguo del corso, perché dalle sfide che affronteremo nei prossimi mesi si esce vittoriosi solo quando affrontate in squadra.
Ma come tutte le attività in cui dobbiamo diventare bravi, l’inizio del MEP, l’approccio alla sua modellazione con Revit, è sempre il momento più faticoso.
È un momento per cui serve un argomento capace di innescare il lavoro di squadra e la voglia di partecipare a un risultato collettivo, dando il massimo, mettendo i compagni in grado di farlo a loro volta.
Una fase nella quale affidiamo gli studenti a chi è capace di motivare, di spronare a ragionare, di far nascere la voglia di approfondire, di scoprire cose nuove, di condividere e di appassionarsi alla disciplina, tanto che negli anni molti tra coloro che sono passati di qui ne hanno fatto un lavoro vero e proprio, e ci si dedicano tutt’oggi collaborando con realtà famose a livello nazionale e internazionale: 2D to 6D – l’azienda dello stesso Neri, nella quale operano attualmente ventitrè MK -, Panzeri Spa, Esa Engineering, Ariatta, e tanti altri, senza tralasciare Enel e Bayer.
Il modulo di Neri ha anche un’altra caratteristica storica: finisce, per tradizione, rendendo onore all’impegno profuso dai ragazzi con un pensiero da parte sua, portatore di messaggi augurali: condivisione, serenità e spensieratezza.
Un po’ di buon vino, da bere in compagnia, per ricordarsi che quando sarà il momento di festeggiare una vittoria particolarmente impegnativa tra quelle che verranno sarà da fare insieme.
