Week 2 – Il centro della gara

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Dopo una giornata passata in gita al Grande tempio, come un vero e proprio pit stop, per verificare misure, incongruenze, dettagli costruttivi, materiali e soprattutto per realizzare – grazie all’angelo custode Leonardo Massafra di Cattura la realtà di Verona, eletto all’unanimità ufficialmente membro effettivo del Team MKXIII – la nuvola di punti delle strutture, la seconda settimana di tesi effettiva inizia praticamente il Martedì.
E siccome tutto è slittato di un giorno per lasciare spazio alla gita – un’uscita doverosa che ci permettesse di vivere le strutture dal punto di vista progettuale – anche la fine della settimana è traslata di un giorno. Per rispettare la tabella di marcia abbiamo lavorato sodo fino a Sabato.

Non potevamo permetterci un giorno in meno, perché la seconda settimana è quella che decide le sorti della consegna: è la fase di modellazione intensa, la fase nella quale è necessario mettere a sistema tutti gli standard che il Team ha prodotto nella fase precedente e realizzare la maggior parte degli edifici e delle Famiglie che ne fanno parte e mantenendo l’aderenza con la nuvola di punti.

È una gara di tenuta, di regolarità, nella quale non è importante la velocità massima, ma la precisione, l’attenzione, il rispetto degli standard, la corretta funzionalità delle famiglie, l’organizzazione del progetto e, soprattutto, la suddivisione del lavoro. Perché la Tesi di un MasterKeen è un lavoro corale, ci hanno sempre detto, portato avanti contemporaneamente da tutto il team facendo arrivare il sistema collaborativo condiviso ai suoi pieni regimi.

Non più ognuno nel suo piccolo orticello, ma tutti insieme in un grande campo dove realizzare, ognuno con la propria massima potenzialità, il nostro grande obiettivo.

È stata una settimana intensa, intensissima, e le occasioni di imparare ancora di più, sempre di più, non sono mai mancate. Così come le occasioni per capire che i computer e i software sono strumenti che vanno domati, capiti, utilizzati a proprio favore.

Una softwerenza (termine coniato da Sara, da proporre all’accademia della crusca) unica, perché le cose da fare sono state davvero molte. Ma di quelle che lasciano dietro di sé una scia di esperienza pratica che porteremo con noi, nella vita professionale, una volta usciti dal MasterKeen.

Ma questa è anche la settimana rivelatrice: rende chiaro a tutti se il lavoro di organizzazione fatto nelle giornate precedenti è efficiente o se necessita di un affinamento. In questo caso siamo stati bravi, possiamo tranquillamente dircelo, perché siamo riusciti a impostare i processi per arrivare alla nostra massima efficacia.
Non potevamo fare altrimenti, l’importanza del progetto e il fatto che la consegna non può slittare ci ha permesso di stabilire un obiettivo chiaro: riuscire a fare l’impossibile in quattro settimane.
E ce la faremo.