Il viaggio dell’eroe

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Dopo tre settimane di corso ci sentiamo ancora tutti delle reclute. Stiamo imparando, ma non sappiamo dove tutto questo ci porterà, sappiamo solo che l’avventura sarà un saliscendi di emozioni, di sfide, conquiste, fallimenti e vittorie.
Ma se ci fosse la possibilità di capire un po’ meglio cosa dovremo arrivare a saper fare ora della fine del MasterKeen certo non ci dispiacerebbe.

Ecco che, quasi avessero sentito i pensieri, gli istruttori hanno organizzato una cross-session con il MK XII, che ha appena finito la tesi, per presentarci il lavoro fatto e farci capire che tutto ciò che stiamo affrontando ora ha uno scopo specifico all’interno del processo BIM.

Per una giornata ce la prendiamo comoda, andiamo al Politecnico di Lecco, ci sistemiamo in un’aula universitaria da 100 posti, guardiamo la presentazione, ascoltiamo il racconto del flusso di lavoro, del progetto affrontato, delle dinamiche di teamwork usate che hanno permesso di fare l’intero lavoro in quattro solo settimane. Ci sembra incredibile. Abbiamo appena finito di imparare a fare famiglie e scoperto il flusso di lavoro per creare progetti architettonici, e ci sembra già tanto.
Eppure i ragazzi dell’MK XII ci stanno dimostrando cosa arriveremo a poter fare nei prossimi sei mesi. Flusso BIM, modello federato, standard di nomenclatura, validazione, CDE, Liquid Team. Tutto ciò che ruota intorno a una consegna avvenuta con successo e ineccepibile dal punto di vista del BIM.
Ci rendiamo conto che ciò che sembra così lontano – la conoscenza dell’intero flusso BIM – in realtà non è così irraggiungibile come ci sembra adesso, con la fatica dei primi approcci a Revit. Anzi. Ci diventa chiaro che a un certo punto del MasterKeen il nostro apprendimento inizierà ad accellerare, e che lasciandoci guidare arriveremo anche noi allo stesso livello. Forse addirittura superarlo. Perché contrariamente dai ragazzi che ci stanno davanti, noi abbiamo avuto la possibilità di ascoltare il loro viaggio dell’eroe, e di vederne i risultati.